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Lo sciamanismo e le tecniche di guarigione e benessere

Uso le energie – se così si possono chiamare – da tantissimo tempo. Il mio percorso parte da una curiosità culturale inarrestabile iniziata con la lettura de “Il Ramo d’Oro” di Frazer a 17 anni, proseguita con lo studio antropologico dei rituali e successivamente dello sciamanismo transculturale, massimo comun denominatore della spiritualità umana, e di tutte le tecniche di guarigione legate a energia ed emozioni. Curiosità mai soddisfatta appieno, perché il cammino dello studio e dell’apprendimento è inesauribile quanto infinito.

Ho una formazione e un approccio molto razionale, sperimento teorie e tecniche in continuazione per verificare quante di queste possono fare stare bene le persone e per capire quali io sia in grado di usare.

Perché tutto è iniziato con mia nonna. Quando avevo sei anni e lei era molto malata, io volevo guarirla con tutto me stesso, ma non sapevo proprio come fare.

La volontà di allora è rimasta inalterata, le capacità sono cresciute passo dopo passo, di giorno in giorno. Ma vorrei che fosse chiaro che non ho nessun dono speciale: ho solo coltivato la mia concentrazione, l’intenzione e la capacità di visualizzare, qualità indispensabili che sono assolutamente alla portata di tutti e già presenti da sempre dentro di noi, anche se spesso non ce ne rendiamo conto oppure non le vogliamo cercare. È tutto molto più semplice di quello che si può pensare.

Non ho dogmi e nemmeno ne offro o ne cerco. Non ho certezze, se non quelle della purezza delle mie intenzioni quando accetto di provare ad aiutare qualcuno. Non ho spiegazioni per quello che succede quando intervengo. Quando risolvo una situazione, mentirei se dicessi che è per merito mio. Ho profondo rispetto per qualcosa molto più grande di me che mi permette di lavorare con esso e che mi aiuta ad aiutare qualcuno.

Per citare (senza fare paragoni che sarebbero assolutamente irriverenti) il famoso guaritore Lakota, Frank Fools Crow, forse sono solo un “osso vuoto” nel quale soffia un alito di un qualcosa che non mi appartiene, ma che in qualche modo riesco ad utilizzare per il bene.

Per me basta che funzioni, sul come e sul perché se ne può discutere per anni (meglio se dopo avercela fatta però), ma l’importante è il risultato.

Avendo un profondo rispetto sia per le culture indigene che per le mie origini, evito in ogni modo di peccare di “appropriazione culturale” perlomeno dal punto di vista formale (abbigliamento ecc.). Ho rispetto per tutte le culture che hanno influenzato la mia formazione, ma sono nato in Italia e mi vesto come tale, in ogni ambito. Non amo chi si circonda di simboli esteriori o chi colleziona esperienze come se fossero figurine del calcio, perché una cosa è la ricerca, un’altra è il poter dire di aver fatto qualcosa, solo per ostentarlo. Certo, la nostra vita è un viaggio, una ricerca continua, ma il collezionare “esperienze monodose” di questo o quell’altro senza fermarsi a riflettere sulla reale semplicità di quello che possiamo fare con le nostre potenzialità, non è una cosa che condivido.

Nei corsi pratici di sciamanismo, insegno un metodo semplicissimo – che non ho inventato certo io – e che esiste da decine di migliaia di anni. Non ci sono fronzoli o cose superflue, è un’esperienza che si può fare solo se lo si sente di dover fare dal profondo di se stessi. Diversamente consiglio io per primo di lasciare perdere. Ci possono essere vari step (guarigione, recupero dell’anima ecc.) che vanno affrontati solo quando ci si sente pronti e dopo un po’ di tempo che si pratica in autonomia. Si impara senza fretta, col tempo e con la pratica come è sempre stato.

Sono un autore pubblicato di un manuale sulla psicologia della sopravvivenza (Mental Survival, Hoepli, 2016)

Ecco un breve curriculum degli studi, delle esperienze e dei titoli conseguiti in questo ambito:

  • Seminario “La via dello Sciamano” con Lorenza Menegoni, traduttrice e allieva di Michael Harner
  • Seminario “il recupero dell’anima” con Lorenza Menegoni
  • Membro della FSS, Foundation for Shamanic Studies, fondata da Michael Harner
  • Membro della Society for Shamanic Practice
  • Corsi online alla University of New Mexico con Eliseo “Cheo” Torres sul curanderismo (Traditional Healing Using Plants, Traditional Healing of the Mind, Energy & Spirit, Traditional Healing of the Body, Global & Cultural Influences of Traditional Healing)
  • Percorso di studio con Dario Nardi, UCLA, sullo sciamanismo Scandinavo.
  • MOOC presso The Chinese University of Hong Kong – Everyday Chinese Medicine I e II
  • MOOC presso The Hong Kong University of Science and Technology – Health Concepts in Chinese Medicine
  • Cerchi sciamanici come partecipante e come conduttore dal 2016
  • Tengo regolarmente corsi full immersion di Sciamanismo Transculturale, smudging con piante sacre, ruota di medicina, temazcàl e tecniche di guarigione spirituale
  • Pratico regolarmente da solo e in gruppo, viaggi sciamanici per conoscenza e guarigione spirituale
  • Pratica di Reiki Sciamanico
  • Utilizzo dell’Ayahuasca come strumento di introspezione e dissoluzione dell’ego
  • Reiki 3° livello, pratica estensiva dal 1996
  • Studio e pratica di Mindfulness e meditazione, lucid dreaming
  • Studi avanzati e pratiche di aromaterapia / aromaterapia sciamanica / piante medicinali e curanderismo
  • Sweat lodge / Temazcal o inipi, costruzione e pratica
  • Segnatore (di terza generazione accertata ma trasversale e non diretta, zia paterna, padre, segnatrice )
  • Studio e pratica delle campane Tibetane e tecniche vocali di canti armonici (Sygyt)
  • Facilitatore Storywell PMAI sugli archetipi Jungiani secondo il metodo Pearson-Marr
  • Assessor di intelligenza emotiva per i test psicometrici Six Seconds e TEIQue
  • Coach di MENTAL SURVIVAL su Ritualmente
  • Diplomi in Psychological First Aid (primo soccorso psicologico) presso la Johns Hopkins University (MOOC) e il NCTSN (The National Child Traumatic Stress Network)
  • Studi di antropologia, religioni e spiritualità, mito e simbologia (orientamento Jungiano)
  • Approccio razionale ed analitico ma aperto e in cerca dei punti in comune tra religioni, rituali, tecniche e modalità

La transculturalità dell’approccio, l’assenza di credo, dogmi e sovrastrutture, rende lo sciamanismo un approccio trasversale e perfettamente compatibile con qualsiasi religione, nel pieno rispetto della fede (o della non fede) di un individuo.

Vivo e pratico a Milano, ma ho una base in Emilia Romagna, nell’Appennino Modenese, dove faccio corsi e tengo cerchi sciamanici, completamente immersi nella natura. La mia spiritualità personale è di tipo animistico, cercando di conciliare gli insegnamenti del Taoismo e del Buddhismo originale, con le tecniche spirituali di tutto il mondo, in particolare quelle dei curanderos mesoamericani e dei nativi americani Lakota. Il mio percorso di studio crescita è perpetuo.